Davide Urso

 

Il Tamburo di Aci è Davide Angelo Urso, vulcanico siciliano dal sangue di lava, imprigionato tra mare e vulcano. Autore, compositore, musico, cantastorie, ricercatore.

Acireale è il suo paese natale.

Il suo incontro con la musica avviene nel 1988 all’età di 14 anni. Da quel momento in poi vive un continuo succedersi di esperienze, incontri, scelte e occasioni prese al volo. Il suo primo strumento è la chitarra acustica che lo appassiona fino ai 18 anni quando, quasi per caso, incontra il suo vero amore: il ritmo.

Nel 2000 finisce la sua vita di studente di chimica farmaceutica e arriva l’incontro con il tamburello siciliano e i tamburi a cornice in generale.

Gli studi sui tamburi a cornice sono accompagnati a quelli di batteria e di solfeggio ritmico. Negli anni a seguire si specializza con i due più grandi maestri italiani di tamburi a cornice, Fabio Tricomi e Alfio Antico…e nasce il nome d’arte: Tamburo di Aci.

In parallelo inizia la passione per la ricerca della musica di tradizione orale siciliana. Inizia a leggere, ascoltare e studiare testi, trascrizioni antiche, registrazioni sul campo realizzati da etnomusicologi dai nomi illustri: Giuseppe Pitrè, Alberto Favara, Antonino Uccello, Alan Lomax.

 

Nel 2001 inizia anche l’attività di musicista live. Il Tamburo di Aci ha collaborato e suonato, tra gli altri, con Alfio Antico, Rita Botto, Mario Incudine, Carlo Muratori, Luigi di Pino, Carmelo Salemi, Nakaira, ‘Na Maravigghia, Raffaele Gulisano (Uzeda).

 

Nel 2004 l’Associazione Culturale Darshan gli affida la direzione artistica di una manifestazione incentrata sulle musiche e le ballate del sud Italia: il Tarantafest. Festival che si svolge nel mese di Agosto, in modo itinerante, tra varie città delle provincie di Catania e Messina. Questo incarico gli verrà rinnovato per altre dieci edizioni.

 

Nel 2005 fonda insieme a Simona Di Gregorio un gruppo di musica folk dal simpatico nome: i Beddi. Nel 2007 dopo la separazione del sodalizio artistico con la cantante catanese rimane l’unico coordinatore del gruppo.

Proprio con i Beddi inizia anche la sua attività di produttore musicale.

 

Nel 2006 produce il primo CD del gruppo dal titolo: Dedicato a Rosa Balistreri – Canti e Cunti del Natale Siciliano.

 

Nel 2008 fonda l’Associazione Culturale il Tamburo di Aci di cui è il presidente e con la quale produce il secondo lavoro de i Beddi: Ppi jocu e pp’amuri, del quale cura anche la produzione artistica.

E’ datata 2008 una delle scelte più importanti fatte da questo eclettico artista: dopo avere superato a Catania l’esame di teoria e solfeggio, supera l’esame per entrare al conservatorio di Palermo, dove studia per tre anni con il maestro Emanuele Buzi uno dei più affascinati strumenti popolari: il mandolino. All’inizio del 2011 lascia il conservatorio per dedicarsi a tempo pieno ai Beddi.

Dal 2008 al 2010 studia dizione, tecniche di recitazione e improvvisazione con i maestri Debora Bernardi e Mario Guarnieri presso il Teatroimpulso di Catania.

 

Nel 2009 inizia la collaborazione con Daniele Zappalà trombettista e leader del Barrio Cubano. Per il Barrio, infatti, nello stesso anno e negli anni a seguire scrive testi in lingua italiana e in lingua siciliana che faranno parte dei tre CD del gruppo.

 

Il 2010 è l’anno di Siciliazero il terzo lavoro discografico de i Beddi anch’esso prodotto dall’ Associazione Culturale il Tamburo di Aci con il sostegno di Mediolanum nel nome di Riccardo Cerra. Patrocinato, inoltre, dalle provincie regionali di Messina e Catania. Questo disco contiene il brano Tarantella Blues con il quale i Beddi vincono, il 27 maggio 2010, l’11a edizione del Festival Della Nuova Canzone Siciliana - Premio Trinacria - organizzato dallo staff di Antenna Sicilia, del quale, Il Tamburo di Aci ne è l’autore.

 

Nel 2012 produce il secondo lavoro discografico dedicato alla tradizione del Natale, il quarto de i Beddi: “E falla bedda la ninnaredda”. Questo lavoro è in parte una rivisitazione del primo, registrato però dagli attuali componenti del gruppo, Mimì Sterrantino, Giampaolo Nunzio e Pier Paolo Alberghini.

 

Nel 2013 produce per nome dell’Associazione Culturale Il Tamburo di Aci insieme all’Associazione Musicale i Cantustrittu il primo disco de i Cantustrittu: Li tri punti, La sua firma è presente come autore o coautore in sei dei dieci brani del disco.

 

 Nel 2014 con i Beddi musicanti di riceve due importanti riconoscimenti: il premio Cruijllas, il premio Corrado Maranci.

 

Nel 2015, insieme a i Beddi musicanti di Sicilia, collabora con il grandissimo tamburellista Alfio Antico producendo uno spettacolo dal nome suggestivo: Arrusvigghiti Sud. Sempre nel 2015 l’Associazione Amiamo Santa Teresa gli affida la direzione artistica di una manifestazione incentrata sulle musiche di Sicilia: La Festa della Primavera.

 

Nel 2016 produce per nome dell’Associazione Culturale Il Tamburo di Aci il quinto disco de i Beddi musicanti di Sicilia: Della rivoluzione... e di altri folklorismi. La sua firma è presente come autore in sette dei dieci brani del disco. Nello stesso anno cura la direzione artistica del Sicily Folk Fest, festival di musica Siciliana ed Internazionale svoltosi a Palermo tra il 3 Novembre e il 4 Dicembre nella Ex Chiesa Di San Mattia ai Crociferi.

Targato 2016 è l'inizio di una importante collaborazione con due Artisti di livello internazionale, la cantante Rita Botto e il musicista Raffaele Gulisano (Uzeda). Per Rita Botto scrive la canzone Garofunu germato.

 

 

Il Tamburo di Aci come autore firma:

Quannu viru a tia (i Beddi).

Ciuri d'amuri (i Beddi).

Tarantella Blues (i Beddi).

A la fera di li paroli (i Beddi).

Sugnu latru (i Beddi).

 

Giufà (i Beddi).

Una nota sfortunata  (i Beddi).

Quattro santi in paradiso (i Beddi).

Il tuo respiro in minore (i Beddi).

Sceccu mi chiamu (i Beddi).

Non chiamatemi folksinger (i Beddi).

Unn'eri tu (i Beddi, Valentina Balistreri).

Il cammino da camminare (i Cantustrittu).

Garofunu germatu (Rita Botto, Raffaele Gulisano, Davide Urso Trio).

  

come coautore firma:

Sutta la to finestra con Mimì Sterrantino (i Beddi)

Unnici li regni con Giampaolo Nunzio (i Beddi).

L’armata dei pupi siciliani con Mimì Sterrantino e Giampaolo Nunzio (i Beddi).

Senza lu ciauru di na canzuna  con Giampaolo Nunzio (i Beddi).

L'amuri un s'arriposa con Daniele Zappalà per Celeste Caramanna.

La sveglia dei ricordi con Daniele Zappalà (Daniel Zappa & Barrio Cubano).

I pensieri del capitano con Daniele Zappalà (Daniel Zappa & Barrio Cubano).

Il battito del mare con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

E come vada vada con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

Accussì canta lu cirrincinciò con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

Siamo una cosa sola con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

Attraverso le nuvole con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

Un tiepido spartito con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

Ventu di punenti con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

Attimi distanti  con Daniele Zappalà (Daniel Zappa).

Improvvisamente amore con Daniele Zappalà.

Ciatu curuzzu  con Santino Merrino (i Cantustrittu).

Accussì furria lu munnu  con Santino Merrino  (i Cantustrittu).

Senza spini con Totò Nocera (Pupi di Surfaro).

kicking the donkey style con Totò Nocera (Pupi di Surfaro).

Il cielo che io vinsi con Totò Nocera (Produzione New l’ink per “Versi Apocrifi” di Rocco Giudice).

Quanu moru ju con Carlo Muratori e  Giampaolo Nunzio (i Beddi).

Blue splash con Luca Scandura (progetto Blue splash).